aggiungere-cognome-paterno

Come aggiungere il cognome paterno? Guida completa

Vuoi sapere come aggiungere il cognome paterno a quello materno? Oppure come fare per l’attribuzione del cognome paterno dopo il riconoscimento?

I casi in cui si chiede l’aggiunta del cognome del padre naturale sono rari (circa il 12 % delle pratiche gestite dal nostro studio). Per questo motivo, su internet si trovano poche informazioni e confuse sulla procedura da seguire.

Sono l’avvocato Gianluca Piemonte, specializzato nella procedura di cambio nome e cognome alla Prefettura e al TAR nei casi di rigetto dell’istanza.

In questo articolo ti spiegherò in modo semplice e pratico cosa fare per aggiungere il cognome paterno a quello materno. Questa ipotesi è in parte simile al caso di chi vuole aggiungere il cognome materno.

Prima di iniziare con la guida, è necessaria qualche premessa che ti permetterà di capire meglio la procedura da seguire.

PREMESSA: per aggiungere cognome paterno

Ai figli nati durante il matrimonio viene attribuito automaticamente il cognome paterno, a meno che entrambi i genitori chiedano l’aggiunta del cognome materno.

Mentre ai figli nati fuori dal matrimonio viene attribuito il cognome del genitore che per primo lo riconosce. Per cui, al bambino verrà attribuito il cognome della madre se solo lei lo avrà riconosciuto.

In passato, alcune coppie utilizzavano l’escamotage di far riconoscere il bambino solo alla madre, per fargli attribuire il proprio cognome. Solo successivamente, il figlio veniva riconosciuto anche dal padre, così da fargli attribuire entrambi i cognomi, anziché solo quello del padre. Ma si trattava di casi precedenti alla sentenza della Corte Costituzionale del 2016.

Ma torniamo adesso alla questione dell’aggiunta del cognome del padre.

Cosa fare, quindi, se il figlio nato fuori dal matrimonio, a cui è stato attribuito il cognome materno, vuole aggiungere anche il cognome paterno?

Ci sono diverse procedure da seguire per l’aggiunta del cognome del padre e in questo articolo te le spiegherò tutte.

ATTENZIONE: questa guida riguarda però solo chi ha la cittadinanza italiana, mentre gli stranieri devono seguire la legge del loro paese di origine.

Iter per aggiunta cognome paterno PRIMA DELLA NASCITA

dichiarazione-riconoscimento-precedente-nascita

Se i genitori non sono sposati, è possibile il riconoscimento del figlio anche durante la gravidanza.

Si tratta di un caso molto raro.

Questo riconoscimento può essere fatto:

  • durante la gestazione della madre
  • al comune di residenza della madre
  • da entrambi i genitori o solo dalla madre

Per poter riconoscere il figlio nato fuori dal matrimonio e non ancora nato è necessario:

  • certificato medico di gravidanza con l’indicazione del tempo di gestazione
  • aver compiuto i 14 anni
  • assenza di parentela tra i genitori

Il riconoscimento non ha nessun costo.

Al termine di questo iter, il comune rilascerà la dichiarazione di riconoscimento della maternità e/o anche della paternità.

Questa dichiarazione va poi presentare al momento della dichiarazione di nascita se uno o entrambi i genitori non potessero essere presenti.

Iter per attribuzione cognome paterno AL MOMENTO DELLA NASCITA

dichiarazione-riconoscimento-momento-nascita

Il caso più frequente, invece, è il riconoscimento del figlio al momento della nascita da parte di uno o di entrambi i genitori.

La dichiarazione di nascita può essere resa:

  • entro 10 giorni dalla nascita
  • presso il comune nel cui territorio è avvenuto il parto o, in alternativa ed entro 3 giorni, presso la direzione sanitaria dell’ospedale o della casa di cura in cui è avvenuta la nascita

La dichiarazione non ha nessun costo.

Il figlio riconosciuto acquisirà il cognome del genitore che:

  • lo ha riconosciuto per primo (ad esempio la madre)
  • del padre, se il riconoscimento è avvenuto congiuntamente da parte del padre e della madre

Iter per attribuzione cognome paterno DOPO LA DICHIARAZIONE DI NASCITA

attribuzione-riconoscimento-paternita

Il cognome paterno può essere aggiunto anche dopo la “chiusura” dell’atto di nascita.

Ad esempio, Martina è nata il 7 febbraio. L’8 febbraio è stata dichiarata dalla madre e quindi gli è stato attribuito nell’atto di nascita il cognome materno. Già dal 9 febbraio o successivamente, è possibile aggiungere il cognome paterno. In questo caso, il padre deve prima riconoscere Martina.

Per l’aggiunta del cognome paterno, quindi, è necessario il previo riconoscimento del padre, che può avvenire in 2 modi:

  1. Spontaneamente
  2. Con accertamento del Tribunale

Vediamo singolarmente le 2 ipotesi.

Riconoscimento spontaneo paternità

Il riconoscimento spontaneo può essere effettuato:

  1. davanti all’Ufficiale di stato civile del comune (casi più frequenti)
  2. per Testamento (raro)
  3. per atto pubblico (rarissimo)

Se il figlio ha meno di 14 anni, per il riconoscimento spontaneo del padre è necessario il consenso della madre. Se l’altro genitore si rifiuta, è possibile rivolgersi al tribunale ordinario con l’assistenza di un avvocato per chiedere l’accertamento giudiziale della paternità.

Se il figlio ha più di 14 anni, per il riconoscimento spontaneo del padre è necessario il consenso dello stesso figlio.

Come detto, il figlio riconosciuto acquisisce il cognome del genitore che lo ha riconosciuto per primo o del padre se il riconoscimento è avvenuto congiuntamente con la madre.

Quando, invece, il riconoscimento del padre è successivo a quello della madre, il figlio può:

  • assumere il cognome del padre (aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre)
  • oppure può mantenere il cognome materno

Sull’attribuzione del cognome ai minorenni decide il Tribunale ordinario, come ti spiegherò più avanti.

Per i maggiorenni decide il figlio riconosciuto che, se vuole cambiare cognome, deve fare istanza alla Prefettura, come ti spiegherò anche più sotto.

Riconoscimento / Accertamento giudiziale paternità

Se la madre non dà il consenso al riconoscimento della paternità, il padre può rivolgersi al tribunale ordinario. La paternità potrà essere accertata dal tribunale ordinario con una sentenza. Si tratta di una procedura contenziosa, in cui è necessario fornire la prova della paternità (ad esempio con DNA).

In caso di riconoscimento della paternità, è possibile chiedere l’attribuzione del cognome paterno (ma ciò non sarà automatico, perché ormai il figlio è stato conosciuto in ambito sociale con il precedente cognome).

A contattarci, spesso, sono anche i padri che vorrebbero imporre il proprio cognome al figlio, dopo il riconoscimento della paternità. In questo caso, a decidere sarà il tribunale che, però, prenderà in considerazione solamente l’interesse dell’interessato (ad esempio per il suo benessere psicologico qualora è già conosciuto con un determinato cognome).

Prima ipotesi: aggiunta cognome paterno per i MINORENNI

aggiungere-cognome-paterno-minorenne

Ritorniamo adesso a parlare dei modi per aggiungere il cognome paterno che, come dicevo prima, è differente per minorenni e maggiorenni.

Per i minorenni, molti commetto l’errore di rivolgersi alla Prefettura oppure al Tribunale per i minorenni.

Sbagliato.

La procedura per l’aggiunta del cognome paterno, infatti, va avviata al Tribunale ordinario.

Ovviamente sto parlando sempre di minorenni nati fuori dal matrimonio.

Questi sono i punti fondamentali dell’iter per aggiungere il cognome paterno:

  1. I genitori del minore presentano un’istanza per attribuzione del cognome paterno al Tribunale ordinario ai sensi dell’art. 262 c.c. Come avvocato specializzato in questa procedura, fornisco il mio supporto per chi presenta questo tipo di istanza al Tribunale (in particolare, mi occupo di: richiesta documenti preparatori, redazione istanza nella forma richiesta dal tribunale, istruzione del fascicolo, preparazione dell’udienza, monitoraggio del procedimento, richiesta copia conforme alla cancelleria, trasmissione della copia al comune, ecc.)
  2. La procedura è esente dal contributo unificato, ma ha un costo basso, perché è necessario versare una marca da bollo da 27 euro
  3. All’istanza è necessario allegare: nota di iscrizione a ruolo, copia del documento di identità del padre e della madre; copia integrale dell’atto di nascita del figlio con riconoscimento ed assenso al riconoscimento; certificato di residenza di entrambi i genitori; certificato di stato di famiglia
  4. La cancelleria della sezione volontaria giurisdizione attribuirà un numero di ruolo generale (ad esempio n. 4532/21 R.G.)
  5. Il giudice chiederà che il decreto di fissazione di udienza (unitamente al ricorso) venga notificato all’Ufficiale di Stato civile del Comune. Sarò io, come avvocato, ad effettuare tale notifica a mezzo pec a norma di legge e poi depositarla nel fascicolo telematico del giudice per dimostrare la correttezza di tale adempimento
  6. Generalmente, verrà fissata un’udienza di comparizione delle parti e ascolto del minore che ha compiuto 12 anni, in cui sarà presente anche l’avvocato

Il giudice, con il decreto conclusivo, potrà autorizzare:

  • L’attribuzione del cognome paterno in aggiunta a quello materno
  • L’attribuzione del cognome paterno in sostituzione di quello materno
  • Il mantenimento del cognome materno

La decisione sarà sempre presa nell’interesse del minore e mai dei genitori.

Del provvedimento conclusivo è necessario richiedere una copia conforme (esente da diritti di cancelleria).

Tale copia conforme sarà notificata ancora dall’avvocato all’ufficiale di stato civile del comune per le consequenziali rettificazioni.

Se questo è il tuo caso, puoi contattarmi per ricevere assistenza legale nella procedura al tribunale.

Esempio

Per spiegarti meglio, ecco un esempio per i figli nati fuori dal matrimonio.

Marco è nato da genitori non sposati. Lo ha riconosciuto la madre Ferrari. Mentre il padre Esposito lo ha riconosciuto solo successivamente (in modo spontaneo oppure con una sentenza dichiarativa di filiazione).

In questo caso, Marco può scegliere se assumere i seguenti nomi:

  • Marco Ferrari Esposito
  • Marco Esposito Ferrari
  • Marco Esposito

Fino a qualche anno fa, solo eccezionalmente si poteva conservare il cognome materno Ferrari . Di recente, invece, la domanda è spesso accolta. Si immagini il caso di un padre assente per molti anni che poi si rifà vivo per riconoscere il figlio, chiedendo che venga assunto anche il suo cognome paterno. In questi casi, la Corte di Cassazione ha stabilito che il minore può conservare il solo cognome materno (senza aggiungere quello paterno) se ciò “tuteli maggiormente la sua personalità sociale” (Corte di Cassazione, ordinanza n. 17139/2017).

Iter per aggiunta cognome paterno per i MAGGIORENNI

aggiungere-cognome-paterno-maggiorenne

Per chi è maggiorenne, è necessario avviare una procedura amministrativa alla Prefettura competente.

In breve, l’iter da seguire alla Prefettura per aggiungere il cognome paterno è questo:

  1. Presentare un’istanza di cambio cognome alla Prefettura del competente (attaccando una marca da 16 euro, salvo casi particolari in cui è gratuita).
  2. Se la Prefettura comunica che sussistono motivi ostativi all’accoglimento della domanda, presentare osservazioni e documenti aggiuntivi (art. 10-bis Legge 241/1990)
  3. Se la Prefettura comunica che la domanda appare meritevole di tutela, ordina le affissioni al Comune di residenza e di nascita per 30 giorni. In questo periodo, gli interessati possono fare opposizione
  4. Il verbale del comune che attesta l’affissione per 30 giorni deve essere comunicato alla Prefettura
  5. La Prefettura autorizza con decreto il cambio del cognome, ossia l’aggiunta del cognome paterno
  6. Il decreto deve essere comunicato ai Comuni dove sono registrati gli atti anagrafici per le opportune e consequenziali rettificazioni

Questa è ovviamente una breve sintesi di una procedura amministrativa molto più complessa.

APPROFONDIMENTI: Se vuoi leggere la guida completa, leggi l’altro mio articolo Cambio cognome: 13 regole pratiche

CONCLUSIONI

In questo articolo, ti ho quindi spiegato che è possibile aggiungere il cognome paterno per i figli nati fuori dal matrimonio. Per poter aggiungere il cognome del padre, tuttavia, è necessario aver prima riconosciuto il figlio:

  • prima della nascita (se c’è il consenso della madre)
  • al momento della nascita (se c’è il consenso della madre)
  • successivamente alla nascita (se c’è il consenso della madre. Altrimenti, se il figlio ha meno di 14 anni, è necessario il consenso della madre; se il figlio ha più di 14 anni, è necessario il consenso del figlio stesso). Se non c’è il consenso della madre (per minori di 14 anni) o del figlio (che ha più di 14 anni), è necessario chiedere al tribunale ordinario il riconoscimento giudiziale della paternità

Dopo il riconoscimento del figlio, è necessario avviare l’iter per l’aggiunta del cognome paterno:

  • per i minorenni: va presentata un’istanza al tribunale ordinario dai genitori
  • per i maggiorenni: va presentata un’istanza alla Prefettura dal diretto interessato, senza che sia richiesto il consenso dei genitori

Se vuoi chiedere l’aggiunta del cognome paterno prima della nascita o al momento della nascita, in questo articolo trovi tutte le informazioni utili e pratiche. Per maggiori chiarimenti puoi contattare direttamente il tuo comune.

Per l’aggiunta del cognome paterno dopo la nascita, puoi chiedere la mia assistenza legale per:

  • istanza aggiunta cognome paterno ai minorenni da presentare al tribunale ordinario
  • istanza aggiunta cognome paterno ai maggiorenni da presentare alla Prefettura
  • riconoscimento (o accertamento) giudiziale paternità

Raccontami come posso aiutarti e riceverai un preventivo gratuito, chiaro e trasparente.

Le procedure di rettificazione anagrafica sono documentali e possono essere gestite telematicamente, motivo per il quale posso assisterti in ogni parte d’Italia.

Scrivimi a info@studiopiemonte.com oppure dalla mia pagina CONTATTACI

Ho già aiutato moltissime persone e sarò felice di poter aiutare anche te.

Apri la chat
1
Hai bisogno di aiuto?
Salve, come possiamo aiutarti?