Stai cercando informazioni su come fare il percorso di transizione in Italia per il cambio sessualità.
In questa pagina troverai una guida completa con tutte le informazioni necessarie, senza dover passare scomodamente da un sito all’altro, nel tentativo di ricostruire i passaggi necessari al raggiungimento del cambio genere (MtF e FtM).
Ti parlerò quindi dei 4 step per il percorso di transizione:
- Percorso psicologico
- Terapia ormonale
- Iter legale in Tribunale
- Operazione chirurgica (eventuale)
Sono l’avvocato Gianluca Piemonte, esperto nell’iter legale (step 3) del percorso di transizione, ma conosco la materia per poterti descrivere in modo completo anche il percorso psicologico, ormonale e chirurgico.
Ogni anno in Italia ricevo un aumento del 37% del numero di contatti disposti a cambiare genere, sia da uomo a donna (MtF) che da donna a uomo (FtM). A contattarmi sono persone residenti in ogni provincia in Italia, ma anche stranieri (con residenza in Italia o all’estero) che richiedono la mia assistenza per l’iter giudiziario relativo alla riassegnazione di genere.
Nel 2022, questa pagina è stata salvata dal 27% dei visitatori (un numero enorme per chi conosce i dati di google analitycs). Questo dato mi è stato confermato da chi, dopo la lettura di questa guida, ha poi scelto la mia assistenza. Consiglio anche a te di salvarla tra i preferiti perché sarà periodicamente aggiornata.
In questa pagina scoprirai anche come poter avere la mia assistenza legale gratuita se hai un reddito personale inferiore a 12.838,01 €. Questo significa che potrai avere un avvocato specializzato con il gratuito patrocinio che sarà pagato dallo Stato.
Iniziamo subito, con qualche premessa che ti è utile per capire meglio.
Indice
La legge in Italia sul percorso di transizione

La legge 164/1982 è stata la prima in Italia sul cambio sesso, ma prevedeva l’obbligatorietà dell’operazione chirurgica. Infatti bisognava fare due procedure in Tribunale:
- Prima, ottenere l’autorizzazione all’intervento chirurgico di riassegnazione di genere
- Dopo l’operazione, ottenere l’autorizzazione a cambiare sesso e nome sui documenti
La successiva modifica con legge 150/2011 (art. 31) non ha però chiarito più di tanto la questione sull’obbligatorietà e i tribunali italiani non emettevano sentenze conformi.
Cosa hanno stabilito i giudici italiani?
Dal 2015, però, la situazione in Italia è per fortuna cambiata. I giudici hanno dato un’interpretazione di favore per i transessuali che vogliono avviare il percorso di transizione. L’intervento chirurgico per il cambio sessualità non è più obbligatorio ma solo eventuale per la transizione MtF o costruttivo per la transizione FtM (sentenza della Corte Costituzionale n. 221/2015 e sentenza della Corte di Cassazione n. 15138/2015).
Alcune premesse

Prima di entrare nei particolari della procedura, però, bisogna fare delle considerazioni iniziali che pochi conoscono.
Chi è un Transessuale?
Il transessuale è una persona alla quale è stata attribuito un determinato sesso al momento della nascita, ma che è diverso dall’identità percepita. Non vi è quindi coincidenza tra la propria identità di genere e il sesso biologico riportato sui documenti di nascita e di riconoscimento. C’è quindi una differenza tra transessuale e transgender, perché il transgender (dal latino trans: al di là; gender: genere) non si riconosce in nessuno dei generi attribuiti alla nascita, quindi né come maschio né come femmina.
Cosa è la disforia di genere?
La disforia di genere è una condizione di disagio e malessere percepito da chi non si riconosce nel sesso attributo al momento della nascita. Per la comunità scientifica la disforia di genere non è una malattia mentale. A differenza di altri siti (vecchi e non aggiornati), non la chiamerò DIG, che è l’acronimo di Disturbo di Identità di Genere. Alcuni criteri diagnostici per identificare la disforia di genere sono:
- Identificazione e riconoscimento della persona con individuo di sesso opposto rispetto a quello biologico
- Estraneità rispetto al proprio sesso biologico
- Malessere e disagio per il sesso attribuito alla nascita
Proprio la condizione di disforia di genere è al centro di questo iter per il cambio sessualità.
Percorso di transizione per cambio sessualità

Il percorso di transizione per il cambio sesso prevede tre strade necessarie e una quarta eventuale:
- percorso psicologico
- terapia ormonale
- iter legale in Tribunale
- intervento chirurgico (eventuale)
L’operazione chirurgica, come già detto sopra, non è quindi più obbligatoria. Per cui è possibile il cambio nome senza intervento. In questo link, troverai invece una Guida in PDF su come cambiare sesso in Italia. Ma vediamo meglio il percorso di transizione in Italia.
#1 Percorso psicologico

La prima parte dell’iter lo chiameremo in modo convenzionale come percorso psicologico, perché riguarderà gli “aspetti mentali”.
Relazione (o perizia) con diagnosi di Disforia di genere
In questa prima fase, è importante che la disforia di genere sia diagnosticata in una relazione (o perizia). La relazione può essere scritta da un professionista (psicologo o psichiatra) che può essere privato oppure del servizio pubblico del Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.). Ecco le principali differenze.
Servizio privato
La relazione di un professionista privato (psicologo o psichiatra) si ottiene in molto minore tempo e senza tanta burocrazia. In pratica, è possibile fissare il primo appuntamento entro 1 o 7 giorni.
Il costo di una seduta dallo psicologo è in media di 50, mentre dallo psichiatra è di 100 euro. La maggior parte dei transessuali sceglie lo psicologo perché costa meno.
Inoltre può fornire anche un supporto e aiuto, sia per la scelta di cambiare sesso sia per eventuali difficoltà nel corso della transizione. Generalmente, questi professionisti richiedo un percorso che in media prevede 5-6 incontri.
Servizio pubblico (S.S.N.)
La relazione con il servizio pubblico si ottiene in molto più tempo e con tanta burocrazia.
In pratica, è necessario avere una ricetta del medico di famiglia per iscriversi nelle liste di attesa delle strutture pubbliche per disforia di genere (che sono ospedali, policlinici, ecc.).
Gli incontri presso i centri specializzati pubblici richiedono solo il pagamento del ticket di 36 €, per coprire circa 8 sedute. Tutte le strutture pubbliche utilizzano necessariamente i protocolli ONIG o WPATH, di cui ti dirò dopo.
Il servizio pubblico, purtroppo, è spesso criticato in Italia perché molti utenti lamentano (oltre la lentezza e la burocrazia tipica italiana), disinteresse, superficialità e meno attenzione da parte dei professionisti.
Differenza tra relazione professionista privato e del servizio pubblico
Il giudice del Tribunale richiede dunque una relazione con diagnosi di disforia di genere.
Se la relazione è del professionista privato, nell’85 % dei casi il giudice nominerà un suo consulente tecnico d’ufficio (C.T.U.) per diagnosticare la disforia di genere. Se la relazione è del servizio pubblico (S.S.N.), nel 45 % dei casi il giudice nominerà un CTU.
Quindi non c’è la certezza che anche con una relazione del S.S.N. si possa evitare la C.T.U., come tanti pensano in modo sbagliato.
Molti giudici considerano superficiale la relazione del S.S.N. Il costo della C.T.U. è in media di 400 euro. In ogni caso, la nomina del C.T.U. non rappresenta assolutamente un ostacolo e non deve essere una preoccupazione per il transessuale. Infatti, se la disforia di genere è presente, anche il CTU non potrà che confermare la diagnosi del professionista privato.
Differenza nei tempi della procedura
Molti pensano che con la relazione di uno psicologo privato si allungheranno i tempi della procedura, perché è più alta la percentuale di possibilità che il giudice del Tribunale vorrà fare una seconda diagnosi di disforia di genere con il consulente tecnico d’ufficio (CTU).
Sbagliato.
Cioè, è vero che se il giudice nominerà un CTU il tempo del procedimento giudiziario si allungherà di circa 2-3 mesi.
Ma nel complesso, la procedura di transizione (iter psicologico/ormonale) dura molto meno con il servizio privato. Infatti la relazione dello psicologo privato è redatta in molto meno tempo (anche 2 mesi) e la cura ormonale ha meno burocrazia.
Mentre con il servizio pubblico è richiesto un minimo di 6 mesi per completare solo l’iter psicologico. Inoltre le liste di attesa e i tempi del sistema sanitario nazionale possono arrivare anche a 2 anni o più per avere solo una relazione psicologica.
Strutture pubbliche e associazioni private (ONIG / MIT)
Su internet troverai un percorso psicologico che spesso è confusionario. In particolare troverai informazioni e commenti nei blog che sembrano prevedere l’obbligo di essere seguiti dai centri ONIG o WPATH (con i loro psicologi, i loro medici, i loro avvocati, ecc.). Non è così. Facciamo subito chiarezza:
- Strutture pubbliche (S.S.N.): sono Ospedali o Policlinici del Sistema Sanitario Nazionale. Per accedervi, serve una ricetta del medico di famiglia e pagare il ticket. Le strutture pubbliche hanno in alcune città dei centri per disforia di genere che utilizzano i protocolli ONIG o WPATH per il percorso di transizione. Nelle strutture pubbliche potrai trovare psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, urologi, ginecologi, endocrinologi, chirurghi, ecc.
- Associazioni private: sono degli enti con lo scopo di aiutare i transessuali a essere guidati nel percorso di transizione. Le principali associazioni in Italia sono: ONIG, MIT, Circolo Pink, Maurice glbtq, ecc.
Protocolli ONIG e WPATH per disforia di genere
Se scegli di affrontare il percorso psicologico con una struttura pubblica (S.S.N.) devi sapere che queste utilizzano tutte dei protocolli per il percorso di transizione. I protocolli per disforia di genere sono delle regole standard che i professionisti (psicologi, endocrinologi, psichiatri, ecc.) devono rispettare. In Italia, tutti gli ospedali del servizio sanitario pubblico (S.S.N.) utilizzano:
- protocollo ONIG: redatto dall’Associazione italiana ONIG
- protocollo WPATH: redatto dall’Associazione internazionale WPATH
I principali ospedali pubblici con centri per disforia di genere che seguono il protocollo ONIG sono a:
- BARI, Policlinico Ospedale Giovanni XXIII
- BOLOGNA, Policlinico S. Orsola e Malpighi
- MILANO, Ospedale Niguarda
- NAPOLI, Clinica Universitaria Federico II
- ROMA, Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini
- TORINO, Azienda Ospedaliera Città della Salute (Molinette),
- TRIESTE, Ospedale di Cattinara
Gli unici ospedali pubblici con centri per disforia di genere che seguono il protocollo WPATH sono a:
- GENOVA, Ospedale Policlinico San Martino
- MESSINA, Policlinico Gaetano Martino
Altri centri pubblici per disforia di genere sono:
Centri ONIG sono obbligatori?
Anche questa è una domanda che mi fanno spesso perché c’è molta confusione sui blog. L’ONIG è solo un’associazione, come in Italia ce ne sono molte altre (MIT, Circolo Pink, ecc.).
Quindi è facoltativo scegliere un’associazione e non obbligatorio.
Se si sceglie il percorso di transizione con il servizio pubblico (S.S.N.) dovrà essere rispettato un protocollo (ONIG o WPATH).
Ma questo non significa che se si sceglie un Ospedale che segue il protocollo ONIG, bisognerà per forza associarsi alla Associazione ONIG.
Si può procedere con il percorso di transizione anche senza associarsi ad un’Associazione.
Assistenza legale
Le associazione indicano spesso degli avvocati per l’assistenza legale, così come indicano psicologi, endocrinologi, ginecologi, ecc.
Anche in questo caso, non hai nessun obbligo di scegliere l’avvocato indicato dall’associazione.
Ma sull’iter legale ti parlerò più ampiamente dopo, al paragrafo 3.
#2 Terapia ormonale

Il secondo step, è la terapia ormonale prescritta da un medico endocrinologo. Gli ormoni modificano i caratteri sessuali secondari, creando l’effetto di:
- mascolinizzare, nella transizione FtM
- femminilizzare, nella transizione MtF
Inoltre, la cura ormonale per il cambio genere risulta utile per:
- inibire manifestazioni del corpo che sono proprie del sesso di appartenenza (ad esempio crescita della barba, mestruazioni)
- modificare il tono della voce (abbassandolo o alzandolo)
- influire sulla muscolatura
Questi effetti della cura ormonale dei transessuali sono un vero e proprio Test di Vita Reale (c.d. “real life test” o “RLT”).
La persona inizia a vivere e inserirsi nella società con le sembianze fisiche della persona dell’altro sesso.
Si stima che il 25% dei transessuali si somministra ormoni per il cambio sessualità in modo autonomo, acquistando farmaci on line.
Questa pratica è sconsigliata dai medici. In ogni caso, per ottenere il cambiamento del sesso è opportuno che il paziente abbia una prescrizione della cura ormonale firmata da un endocrinologo.
Il consiglio è aver già iniziato la cura ormonale al momento della presentazione del ricorso in Tribunale, di cui parlerò nel paragrafo successivo.
#3 Iter legale: Ricorso in Tribunale

Solo un Tribunale italiano può autorizzare con una sentenza:
- la rettificazione del sesso (FtM o MtF)
- il cambio del nome
- eventualmente l’operazione chirurgica
Chi può avviare l’iter legale
Il ricorso può essere presentato da:
- italiani residenti in Italia
- italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE
- stranieri con cittadinanza italiana
- stranieri senza cittadinanza italiana, se nel loro paese non è ammessa o è stata negata (per violazione di diritti umani) la rettificazione del sesso
Il ricorso può anche essere presentato dai genitori di minori di età italiani, considerato che negli ultimi anni abbiamo registrato casi di cambio sesso di minori.
APPROFONDIMENTI: Leggi l’articolo sul Cambio sesso minorenne. Quando è possibile? Se sei sposato o separato, leggi l’articolo Unione civile o divorzio? Effetti del cambio sesso
Deposito del ricorso
Il ricorso deve essere depositato necessariamente da un avvocato, perché non è possibile difendersi da soli in Tribunale.
Il Tribunale competente per territorio è quello del luogo di residenza del transessuale.
Mentre per gli italiani iscritti all’AIRE e gli stranieri con o senza cittadinanza italiana, utilizzo strategie differenti.
Con la nuova legge, è adesso possibile il deposito telematico del ricorso, dei documenti e di tutti gli atti processuali. Questo mi permette di poter assistere le persone transessuali in tutte le province italiane.
Quali sono i documenti necessari per il cambiamento sesso?
Al ricorso bisogna allegare, principalmente:
- perizia psicologica, con diagnosi di disforia di genere
- perizia endocrinologica, con prescrizione della cura ormonale già iniziata
- certificato di stato libero, per dimostrare di non essere sposati
- certificato di residenza, per dimostrare la competenza territoriale del tribunale
Per gli stranieri o gli italiani iscritti all’AIRE è necessario allegare altri documenti riguardanti la residenza AIRE o l’acquisto della cittadinanza.
Le perizie straniere possono essere tradotte in italiano, per cui non è necessario rifarle in Italia.
L’avvocato specializzato potrà depositare ulteriori documenti, così da evitare che il giudice possa fare inutili rinvii di udienza per chiedere nuova documentazione e si possa risparmiare tempo.
Udienze in Tribunale
La prima udienza, in genere, si svolge dopo 2-3 mesi dal deposito del ricorso, in base alla data fissata dal Tribunale.
Il giudice valuta la documentazione e i fatti che sono stati indicati nel ricorso, per decidere se nominare un proprio consulente tecnico d’ufficio (C.T.U.) oppure rinviare ad una udienza conclusiva.
La nomina del C.T.U., lo ripeto, non deve essere vista un ostacolo da parte del giudice, ma come un modo per accertare la disforia di genere con un consulente di fiducia del giudice.
Alle udienze deve partecipare l’avvocato, mentre la persona interessata è opportuno che partecipi almeno alla prima udienza o alla seconda.
La comparizione personale, con la cura ormonale in atto, può favorire il convincimento del giudice che si ritrova davanti una persona con un aspetto diverso dal genere attribuito sui documenti.
Durata
Non è possibile poter prevedere la durata certa dell’iter legale, poiché ogni tribunale di ogni città ha tempi differenti, ma si può indicare una durata media di circa 6 mesi con un avvocato specializzato.
Il ruolo dell’avvocato è però fondamentale, perché possono essere adottate strategie difensive che rendono il procedimento più veloce. Ecco perché l’assistenza di un avvocato specializzato può fare la differenza e far risparmiare fino al 45% del tempo procedurale.
Scelta dell’avvocato per l’iter legale
Molti pensano che per chiedere in Tribunale il cambiamento di sesso sia sufficiente avere un avvocato civilista. Per questo si rivolgono a qualsiasi avvocato della propria città, in modo da avere una maggiore comodità.
Ma l’iter legale per riassegnazione sessuale richiede un avvocato specializzato, che potrà dare altri vantaggi:
- maggiore conoscenza della materia e delle strategie processuali
- possibilità di risparmiare costi e tempi processuali se il ricorso è scritto meglio
- conoscenza di altri casi precedenti
ATTENZIONE: L’iter legale in Tribunale non è un procedimento di routine. Questo significa che NON tutti i ricorsi per cambio sesso sono accettati dal Tribunale in automatico.
Si tratta di un vero e proprio processo (con partecipazione del Pubblico Ministero) in cui bisogna convincere il giudice ad autorizzare la rettificazione. Per questo motivo, è necessario un ricorso ben strutturato e argomentato da parte dell’avvocato.
Un aspetto fondamentale è quello di allegare al ricorso tutte le altre sentenze italiane che hanno già autorizzato al cambio del sesso.
Come hai letto, sono un avvocato specializzato in questa procedura di rettificazione del sesso in base alla legge 164 e sono disponibile a poter seguire il tuo caso in ogni provincia italiana.
Scrivimi con il modulo presente nella pagina CONTATTACI e raccontami la tua storia. Sarò disponibile a poter difendere i tuoi diritti e a occuparmi di tutta la burocrazia per il cambio sessualità.
#4 Intervento chirurgico (eventuale)

Come già detto, dal 2015 l’intervento chirurgico non è più obbligatorio per chiedere il cambio sessualità.
Si può scegliere il cambio sesso e nome sui documenti, anche senza intervento chirurgico.
Se quindi non sei interessato all’operazione puoi passare a leggere il paragrafo successivo. Se invece sei interessato, devi sapere che l’autorizzazione del Tribunale per l’operazione è necessaria in questa casi:
- demolizione o ricostruzione di un organo sessuale primario (genitali e riproduttivo)
- intervento chirurgico da eseguire in Italia
- intervento chirurgico da eseguire all’estero, se è richiesto dalla legge nazionale di quel paese con una sentenza tradotta
Chi sceglie di operarsi, mi chiede spesso se c’è un termine per operarsi dopo la sentenza.
In realtà, non c’è un tempo per decidere, perché è possibile sperimentare una nuova vita con la transizione MtF o FtM per capire meglio la nuova realtà.
Questo percorso dopo la transizione può essere breve o anche lunghissimo. Altri, invece, mi chiedono se questa sentenza può essere usata anche per interventi chirurgici all’estero.
La risposta è sì, perché la decisione del Tribunale italiano può essere riconosciuta anche all’estero (sia per italiani sia per stranieri). In ogni caso, per operarsi all’estero, bisogna vedere cosa prevede la legge in quel paese.
Se vuoi sapere di più su:
- costi intervento chirurgico
- dove fare l’operazione (in Italia o all’estero)
- cosa si può o si deve operare
puoi leggere l’articolo Operazione cambio sessualità: Costo, Iter e Info utili
Quali documenti si possono cambiare?

La sentenza di rettificazione del sesso permette di cambiare tutti i documenti del transessuale:
- atto di nascita
- carta di identità
- patente
- passaporto
- diploma
- laurea
- in generale ogni documento rilasciato dalla Pubblica amministrazione (libretto di lavoro, codice fiscale, ecc.)
Cambio identità
Con la rettificazione del sesso, la precedente identità viene sostituita in tutti i documenti. In questo modo, non si subiranno pregiudizi durante un colloquio di lavoro, un nuovo rapporto sociale o personale. La precedente identità può essere conosciuta solo:
- dalla Polizia
- con estratto integrale dell’atto di nascita, che può essere chiesto solo dal diretto interessato
- con certificato del casellario giudiziario, rilasciato dalla Procura presso un Tribunale
Matrimonio
La sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso determina lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili per le persone che erano precedentemente sposate. Con la nuova identità, ci si può sposare in Italia o all’estero. APPROFONDIMENTI: se sei sposato, puoi leggere l’altro mio articolo Unione civile o divorzio? Effetti del cambio sesso
Quanto costa il cambio sessualità?

Il costo per cambio sessualità dipende da tanti fattori e non può essere standard per ogni persona. Ogni percorso ha un costo differente.
Costo percorso psicologico
- servizio privato: costo medio seduta psicologica 50 euro (psichiatra 100 euro). Costo relazione finale dello psicologo da 80 euro a 250 euro (psichiatra 500 euro)
- servizio pubblico (S.S.N.): ticket 35 euro per visite e altro ticket 35 euro per relazione
Costo terapia ormonale
- endocrinologo privato: costo medio seduta 60 euro. Costo relazione con prescrizione cura ormonale compreso nel servizio
- endocrinologo del servizio pubblico: costo ticket 35 euro per ogni seduta. Costo relazione con prescrizione cura ormonale compreso nel servizio
- ormoni: possono essere a spese del Sistema Sanitario Nazionale o a pagamento
Ti consiglio anche di avviare la procedura con l’endocrinologo privato (molto più veloce) e seguire le cure ormonali (a vita) con il Servizio pubblico.
Costo iter legale in Tribunale
Il costo della procedura in Tribunale dipende dal reddito della persona (sommato a quello del proprio nucleo familiare):
- reddito personale inferiore a 12.838,01 €. Puoi avviare l’iter legale con il gratuito patrocinio, per cui sarà lo Stato a pagare l’avvocato e le spese processuali.
ATTENZIONE: Bisogna considerare SOLO il reddito personale e NON anche quello dei familiari conviventi, perché il procedimento di rettificazione del sesso riguarda un diritto personalissimo. Anche gli stranieri con permesso di soggiorno possono beneficiare del gratuito patrocinio e quindi avviare la procedura in tribunale a spese delle Stato.
- reddito personale superiore a 12.838,01 €. La parcella dell’avvocato dipende da ogni singolo studio legale e dal caso particolare. La differenza di tariffa dipende anche dal servizio e dalla specializzazione dell’avvocato. Mentre le spese processuali dipendono dal Tribunale (da 125 a 545 euro per l’iscrizione), mentre le spese di cancelleria non sono elevate (circa 50 euro per richieste copie conformi e notifica).
La scelta del percorso psicologico ed endocrinologico non è collegata all’iter legale.
Questo significa che puoi beneficiare del servizio pubblico per lo psicologo o la cura ormonale e avere un avvocato a pagamento.
Oppure avere psicologo e cura ormonale a pagamento e avvocato con il gratuito patrocinio.
La mia assistenza è offerta sia con il gratuito patrocinio (se si ha un reddito personale inferiore a 12.838,01 €) sia a pagamento ma con costi contenuti e non eccessivi.
Puoi contattarmi per sapere se hai diritto al gratuito patrocinio oppure per avere un preventivo gratuito.
Considerata l’importanza del percorso di transizione, il consiglio è di scegliere un professionista esperto della materia e non pensare solo al risparmio di spesa.
Infatti il percorso legale in Tribunale è per il 76% dei casi l’ultimo passo ma è quello fondamentale per completare il percorso.
Conclusioni sul cambio sessualità in Italia
Come hai letto in questo articolo, il percorso di transizione è fatto di 3 step necessari e uno eventuale:
- Percorso psicologico, con uno psicologo o psichiatra
- Terapia ormonale, con un endocrinologo
- Iter legale, con un avvocato
- Operazione chirurgica (eventuale, non obbligatoria)
Il primo passo è dunque un percorso psicologico, al termine del quale dovrai avere una relazione con diagnosi di disforia di genere.
Potrai così iniziare una terapia ormonale (in alcuni casi, a seconda dei farmaci “più leggeri”, anche prima della diagnosi di disforia di genere).
Con un avvocato potrai iniziare l’iter legale in Tribunale, per chiedere l’autorizzazione a rettificare il sesso (da FtM a MtF) e il nome (da maschio a femmina o da femmina a maschio). Inoltre non è necessario convertire il precedente nome, ma sceglierne anche uno assolutamente nuovo (ad esempio, potrai cambiare Alessandro in Nadia, e non necessariamente in Alessandra).
L’operazione chirurgica non sarà obbligatoria e sarai libero di scegliere di farla oppure no.
Come contattare l’avvocato Gianluca Piemonte, esperto nel percorso di transizione
Ho già aiutato moltissime altre persone in tutta Italia in questo percorso di transizione che cambierà la tua vita.
Conosco già le tue ansie e le preoccupazioni per questa scelta, perché ho ascoltato tante storie di italiani e stranieri. Per la particolarità dei diritti umani e della personalità, ogni caso sarà trattato da me personalmente con particolare cura e attenzione, senza utilizzo di praticanti o stagisti.
Raccontami la tua storia, gli obiettivi e i progetti di cambiamento.
Sarò contento di poter aiutare anche te in questo percorso di transizione, occupandomi di tutti gli aspetti burocratici in Tribunale.
Ricordati che se hai un reddito personale inferiore a 12.838,01 € la mia assistenza processuale è gratuita e pagata dallo Stato. Ci sono 2 modi per potermi CONTATTARE SUBITO in modo gratuito e avere maggiori informazioni:
- Scrivere una mail a: supporto@studiopiemonte.com
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